Le agevolazioni fiscali per la sostituzione dei serramenti: siamo alla fine dell’Ecobonus?
A poco più di due mesi dalla fine del 2024, i bonus edilizi tornano a far parlare di sé nelle pagine dei giornali e più nel dettaglio in riviste e siti del settore.
Come ogni anno, infatti, in questo periodo iniziano a trapelare i contenuti della legge di bilancio che verrà discussa e rimaneggiata sino ad arrivare alla sua versione definitiva entro il prossimo dicembre.
E proprio alcuni dei punti coinvolti dal dibattito riguardano i cosiddetti bonus edilizi, che tra scadenze e rinnovi andranno a delineare il panorama del mercato nell’anno a venire
Qual è la previsione per le detrazioni fiscali?
Esaminiamo quindi la situazione attuale, che trova l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione come principali agevolazioni per chi sostituisce serramenti e complementi nelle abitazioni private:
- L’Ecobonus consente di detrarre dalle imposte dei futuri 10 anni il 50% della spesa sostenuta per gli interventi di efficientamento energetico.
Questa agevolazione trova la sua naturale scadenza il 31 dicembre 2024.
- Il Bonus Ristrutturazione consente di portare in detrazione dalle imposte in 10 annualità il 50% delle spese sostenute per tutti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, incluse le opere classificate come manutenzione ordinaria. L’aliquota di detrazione passerà al 30% dal 2028.
Previsioni sulle modifiche dei bonus per il 2025
Nel documento di bilancio già nominato viene fatta esplicita menzione di questi Bonus, andando in qualche maniera a prorogarli seppur con alcune limitazioni.
Stando a quanto riportato, infatti, l’Ecobonus sarà riconfermatoe rivisto nella sua nuova aliquota del 36% anche per tutto il 2025 e anche il Bonus Ristrutturazione vedrà una modifica rispetto al calendario attuale trovando un decremento al 36% sin dal 1° gennaio 2025.
Resterà però in vigore un’aliquota speciale innalzata al 50% per entrambi i Bonus per quanto riguarda gli interventi eseguiti dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sugli immobili adibiti ad abitazione principale.
La situazione resta quindi da definirsi con chiarezza, e con ogni probabilità si avranno informazioni più chiare con l’avvicinarsi della fine dell’anno.